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DAL CORRIERE DEL GIORNO DEL 26 SETTEMBRE 2009

Categoria: Ambiente
Postato il 04/10/2009 da Monica Nitti
inquinamento

Tratto dal Corriere del Giorno del 26 settembre 2009



L’intervento del Dott.
Patrizio Mazza primario di Ematologia all’ospedale “San Giuseppe Moscati”.

Da circa due anni l’ambiente inquinato a Taranto trova spesso spazio su testate locali come quelle nazionali; di fronte ad un apparato politico ostico nei confronti dell’argomento presente due anni fa, oggi assistiamo ad un apparato invece presente, condividente i temi ambientali con coloro che hanno sollevato il problema. Mi chiedo che cosa è cambiato effettivamente in due anni nel portare anche la politica sui temi ambientali con l’apparente interesse di questa ai temi della salute così come del benessere dei cittadini. Me lo chiedo da vari mesi, da quando ad esempio è stata effettuata una legge regionale per l’abbattimento delle Diossine, da quando associazioni ambientaliste, in passato assenti, sono ricomparse sulla scena da protagoniste e, per converso, alcune associazioni più battagliere o persone che hanno denunciato certi problemi di salute veri non compaiono nella scena attuale*. La risposta me la sto dando e sono sempre più convinto che corrisponda alla realtà; la politica, quella tradizionale, si sta riappropriando dell’argomento perché le serve; la constatazione che oggi siano le associazioni o i personaggi allineati alla politica tradizionale a tener la scena ne è la conferma. A breve ci saranno le elezioni amministrative regionali, serve cavalcare un tema che sta a cuore ai cittadini, serve a tutti coloro che abbiano in animo di combattersi per la conquista del potere regionale il cui esito non è affatto scontato. Per cui si moltiplicano i convegni e i dibattiti sul tema dell’ambiente, nel momento in cui anche Obama ha lanciato un messaggio al mondo affinché si riducano le emissioni che portano ad un innalzamento delle temperature. Ora credo che se la politica “tradizionale” sta occupandosi dell’argomento ambiente viene da pensare che vi sia un salto di qualità, perché fintanto che ne parlano quattro amici al bar o degli improvvisati, pur motivati, non si possono produrre cambiamenti; ci vuole la politica “vera” per i cambiamenti, le proposte, i progetti, le risorse economiche, il consenso della gente. Eppure fintanto che la politica “tradizionale” non ne parlava o se ne parlava era per minimizzare il problema avevamo pensato, magari con illusione che, con un pò di buona volontà i quattro amici non sarebbero stati più quattro e con l’aiuto di altri amici avrebbero potuto cambiare qualche cosa. Ora credo che questa pia illusione sia definitivamente tramontata, perché cosa volete che la politica, all’improvviso cambi rotta? Abbiamo già detto si può appropriare dell’argomento ma dubito che nel breve periodo possa cambiare rotta; c’è da pensare con ragionevolezza che tutto ciò che si è radicato con radici che datano nel tempo sia in qualche modo l’impedimento alla “tradizionale” politica di cambiare radicalmente. Proprio nelle radici c’è il seme del connubio, degli accordi fatti ma non detti e di tanto altro. Noi comuni mortali osserviamo ma non smetteremo di riferire ciò che nel frattempo avviene sulla gente che dovrebbe avere benefici dalle scelte della politica. Questa settimana, come del resto le precedenti si registrano una serie di diagnosi di linfomi di cui parte abbinabili a lavoratori di certe ambientazioni; riteniamo, come più volte detto che il fenomeno dei linfomi sia in deciso incremento. Vorremmo per l’ennesima volta spiegare che se un organismo vivente viene sottoposto per periodi prolungati della propria vita ad agenti tossici, le capacità cellulari di smaltire il danno prodotto si affievolisce e ciò crea nella cellula una maggiore predisposizione alla trasformazione tumorale. Il sistema immune rappresenta nell’organismo umano il tessuto più versatile, con svariate funzioni e con necessità di adattarsi all’ambiente; il danno cronico prodotto su tale tessuto da sostanze come idrocarburi o benzene alla lunga ne inficia la funzione e la propria rispondenza alle esigenze dell’organismo umano. Nel contesto del danno cronico dapprima emergono le disfunzioni poi si incrementa la incidenza di linfomi. Credo che stiamo arrivando a questa fase, come più volte paventato, e stiamo vedendo una moltitudine mai vista di disfunzioni del sistema immune su tutte le età; un esempio di disfunzione presente è la tiroidite su base immune, presente nel l’area Tarantina con la incidenza più alta al mondo unitamente ai noduli e tumori tiroidei. Sul che cosa fare l’abbiamo più volte detto che la politica deve discutere su quale potrebbe essere il sistema di uscita da questo stato di cose e non pensare ad incrementare le produzioni tossiche; la politica deve discutere di come salvaguardare i livelli di occupazione nel contesto di una uscita da questo tipo di sistema economico.



PATRIZIO MAZZA – Primario di Ematologia all’Ospedale “San Giuseppe Moscati”.

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